Fumaria

Fumaria officinalis L.

Famiglia: Fumariaceae

La Fumaria è una piccola pianta erbacea molto comune in tutta Europa, con caratteristici fiori disposti in racemi rosa e rosso scuro all’apice, chiamati in gergo popolare “manine di Gesù”. Altre specie del tutto simili in quanto a composizione e utilizzo sono la Fumaria capreolata L., diversa dalla F. officinalis solo per il colore biancastro dei fiori, la F. parviflora, la F. indica, e altre di minore importanza.

Droga vegetale

Della pianta si usano le sommità fiorite. 

Costituenti chimici

I costituenti chimici sono numerosi ed appartengono prevalentemente alla classe degli alcaloidi e polifenoli. Alcaloidi isochinolinici e protopinici, in percentuale variabile anche in base alla specie, tra 0.4 e 1.0 %, tra i quali il più importante e rappresentativo è la protopina. Altri: adlumiceina, adlumidiceina, coptisina, corituberina, criptopina, fumaricina, fumarilina, fumaritina, fumaroficina, palmatina, parfumina, sinactina, stilopina, ed N-metilstilopina. Polifenoli (> 1 %). Acidi organici (fumarico in particolare, citrico, cumarico, ferulico, malico, 3-idrossibenzoico, protocatecuico, caffeico), mucillagini, principi amari, vitamine e minerali. La F. capreolata fra tutte le altre è la specie con la minor quantità di alcaloidi (0.4 %) mentre la F. petteri quella a maggior contenuto (1.0 %).

Indicazioni e modalità d’uso

La medicina popolare attribuisce alla fumaria proprietà ‘depurative’ per il fegato e la pelle, riconosce, ed inserisce tra le indicazioni: piccola insufficienza epatica, dispepsie biliari, digestioni difficili, stitichezza, eczemi cronici, acne, psoriasi, ma anche congiuntiviti, emicrania e prevenzione dell’arteriosclerosi, dislipidemie. A fronte tuttavia di molte conoscenze relative alla chimica della pianta pochi sono i riscontri clinicamente documenti nonostante la Fumaria sia presente in specialità medicinali (oltre gli integratori). Sperimentalmente confermate le seguenti attività:

  • coleretica, cioè migliora l’escrezione di bile da parte dell’apparato epato-biliare
  • antiossidante ed epatoprotettrice, in quanto previene i danni epatici da tossici
  • antispastica sulla muscolatura liscia del digerente, in particolare dello sfintere di Oddi.

In Germania è presente un farmaco registrato a base di esteri dell’acido fumarico, utilizzato nel trattamento di eczemi, psoriasi e sclerosi multipla.

Queste attività farmacologiche consentono un razionale impiego della pianta nella prevenzione e terapia della calcolosi biliari e delle turbe digestive legate ad un insufficiente funzionamento dell’apparato epatobiliare, con pesantezza post-prandiale, meteorismo, alitosi e stitichezza. Assenza invece di risultati positivi nell’unico trial condotto su pazienti con colon irritabile.

La F. capreolata e la F. indica hanno le stesse indicazioni della F. officinalis, la F. parviflora viene utilizzata anche nel trattamento del diabete.

Avvertenze

Nessuna delle varie specie di Fumaria è tossica. Dosaggi elevati possono essere responsabili di diarrea ed effetti sedativi sul sistema nervoso centrale, cautela deve porsi nell’associazione con farmaci antiaritmici o sedativi e nei soggetti affetti da glaucoma.

Evitare in gravidanza e periodo peri-operatorio.

Referenze

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